Dopo la pandemia, era una bolla pronta ad esplodere e con gli effetti del “south working”, per altri invece, era per effetto della gravitazione della grande città. Resta il fatto, che divenuta, ormai il sogno di molti universitari e lavoratori, nonostante respinga il ceto medio e quello basso, resta comunque una via ambiziosa, quella Montenapoleone, nonostante il costante incremento dei costi del mercato immobiliare e degli affitti, è diventata la Via, più cara in Europa.
Infatti, secondo un’indagine, che è stata svolta dal “Main Street Across the World 2022”, che analizza 92 zone commerciali delle città in tutto il mondo, la famosa via Montenapoleone di Milano, si è guadagnata il titolo, di via commerciale più costosa in Europa e la terza a livello mondiale in assoluto, è crescita di due posizioni rispetto l’ultima indagine, risalente al 2019, stilata prima dell’ arrivo della pandemia.
I costi degli affitti in via Montenapoleone
Nel dettaglio, con un canone medio annuo di 14.547 al mq, Montenapoleone si piazza davanti a New Bond Street a Londra, e Avenue des Champes- Élysées a Parigi, che si trovano rispettivamente al quarto e quinto posto della classifica mondiale, delle vie più costose al mondo.
E’ interessante notare come, via Montenapoleone e la Fifth Avenue di New York, sono le uniche due zone commerciali, presenti nella top ten, che ha portato a registrare un aumento degli affitti nel periodo post-pandemico, rispetto al momento prima, della pandemia. Si tratta di un aumento importante, del 14% e del 9%.
Il mercato
Come evidenzia, la ricerca gli affitti nelle principali zoni commerciali globali sono diminuiti del 13%, durante il periodo più duro della pandemia, ma successivamente si è verificato un notevole rimbalzo del 6%, rispetto ai livelli pre-pandemia.
Gli Stati Uniti, nonostante la pandemia è rimasta una delle più resilienti, ora infatti, gli affitti sono aumentati del 15%, rispetto ai livelli pre-pandemia. Mentre, in Asia sono crollati del 17%, causa chiusura delle frontiere internazionali, è questo ha portato a una diminuzione del turismo.
Monica Origgi